Turisti infuriati, polemiche, tensioni, ricaschi politici. Accade a Mantova nel giorno di Pasquetta dove il Castello e il Palazzo Ducale, principali monumenti della città, di proprietà dello Stato, sono rimasti chiusi nonostante il massiccio afflusso di vacanzieri. Il sindaco Mattia Palazzi ha provato a mediare tra sindacati e direttore Peter Assmann, ma è stato inutile. La chiusura del Ducale per Pasquetta, dicono direttore e personale, è dovuta alla legge. Quando il giorno di riposo di un museo statale cade in un giorno festivo, come succede per il Ducale ogni lunedì, l’apertura può avvenire solo se si trova un numero sufficiente di custodi disposti, volontariamente, a lavorare. A Mantova ne erano necessari una ventina, ma disposti a rinunciare al giorno di riposo erano solo quattro. E così Assmann ha deciso di tenere chiuso.
I sindacati lo accusano di non avere programmato per tempo i turni di lavoro. Lui ribatte che senza disponibilità volontarie del personale, come prevede la norma, non si può aprire. A nulla è servita, nei giorni scorsi, la protesta delle associazioni degli albergatori e dei commercianti locali. Né il tentativo di mediazione del sindaco. “La mia libertà di movimento è limitata dalla normativa italiana, che è complessa, ma non è vero che mi sono svegliato il 27 marzo, sono da mesi che tratto con il ministero dei Beni culturali per trovare una soluzione”, si è difeso Assmann. “Avevo chiesto di poter tenere il museo aperto il lunedì di Pasquetta recuperando il riposo in un altro giorno della settimana, e in un primo momento sembrava che la soluzione fosse percorribile. Ma la prima risposta dal ministero era un po’ ambigua, così ho riformulato la domanda in modo più netto e ho incassato un no. Insomma, mi sono dovuto fermare”.
Amareggiato il sindaco Palazzi che, contattato dall’agenzia di stampa Agi, ha detto: “Il palazzo Ducale di Mantova è il primo hub culturale della città ed è evidente che non deve più succedere che rimanga chiuso in un giorno come Pasquetta. Dopodiché sono consapevole del problema di organico esistente con 57 dipendenti, a fronte di una pianta organica di 78 unità, che devono gestire una superficie di 34mila metri quadrati. In questo il ministro Franceschini ci deve aiutare, magari con un apposito bando o dandoci la possibilità di usufruire di personale esterno”.