Paolo Buonvino e la contaminazione tra Taranta, elettronica, rock e pop | Culture
Top

Paolo Buonvino e la contaminazione tra Taranta, elettronica, rock e pop

La musica e le voci della tradizione salentina rivivono nell’incontro di due orchestre e si mescolano con l’elettronica e le voci di prestigiosi interpreti della musica italiana: Gianna Nannini, Diodato e Mahmood

Paolo Buonvino e la contaminazione tra Taranta, elettronica, rock e pop
Preroll

redazione Modifica articolo

23 Luglio 2021 - 13.27


ATF

Il Compositore Paolo Buonvino ritorna sulle scene con un suo nuovo progetto dal titolo “Taranta Reimagined” in cui l’artista ha voluto riproporre e unificare, a quasi un anno di distanza, la registrazione del concerto del 22 luglio a Melpignano con le voci di alcuni grandi artisti della musica italiana, in modo tale da creare una contaminazione tra generi. Da una parte la musica popolare della tradizione Salentina, dall’altra l’unione di più voci della scena elettronica, rock e pop.

 

Di fatto, musica e voci di quella tradizione, rivivono attraverso “l’orchestra popolare della notte della Taranta” – nata nel 2004 e oggi composta da musicisti di pizzica e musica popolare di tutto il Salento- e “L’ orchestra Roma sinfonietta” e si mescolano con le voci di Gianna Nannini, Mahmood e Diodato, per poi unire tutto questo nelle 17 tracce del nuovo disco di Bonvino.

 

Jovanotti, ospite a sorpresa della Notte della taranta 2020, per quella occasione aveva inoltre scritto e interpretato  il singolo “Mi devo muovere” cogliendo di sorpresa gli spettatori.

 

A chi domanda a Paolo Buonvino  il perché di questo suo progetto, lui risponde come sia “un modo per portare ulteriormente tra le braccia degli ascoltatori le emozioni della nostra notte mediterranea per eccellenza, dopo un’edizione che l’anno scorso ha dovuto rinunciare dolorosamente al suo pubblico”, per poi aggiungere “La musica cura e dà l’opportunità di percepire come ricchezza la diversità”.

 

A parlare non è stato soltanto l’ ideatore, ma a questo proposito si è espresso anche Mahmood il quale ha manifestato, a parole, la gioia di aver partecipato ad un progetto così bello, puro e forte, “Un progetto di contaminazione che crea un unico mondo, con naturalezza e soprattutto spontaneità”. Dunque, afferma il cantante, ”la musica ancora una volta unisce, abbatte i confini e le barriere”.

Taranta Reimagined è uno dei primi progetti in Italia disponibili in Audio Spaziale con Dolby Atmos su Apple Music.

di Ma. Ba

Native

Articoli correlati