Il cervello è influenzato (lievemente) dall’ideologia politica: lo dimostra la ricerca pubblicata su Cell Press iScience

Lo studio, condotto su quasi mille olandesi, confermerebbe la correlazione con le dimensioni dell’amigdala, ma in maniera più sfumata rispetto ad una ricerca precedente.

Il cervello è influenzato (lievemente) dall’ideologia politica: lo dimostra la ricerca pubblicata su Cell Press iScience
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20 Settembre 2024 - 17.29


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Nel 2011 una ricerca britannica aveva rilevato differenze significative nell’anatomia cerebrale di persone con diversa ideologia politica, soprattutto a livello dell’amigdala, la struttura del cervello che controlla la percezione del rischio, e della corteccia cingolata anteriore, coinvolta nel rilevamento degli errori, nel controllo degli impulsi e nella regolazione emotiva. Ma, il campione analizzato più di dieci anni fa, è risultato viziato, essendo costituito solo da 90 studenti universitari.

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Pubblicato recentemente sulla rivista Cell Press iScience, nei Paesi Bassi è stato condotto un nuovo studio, con l’obiettivo di verificare questi risultati su un campione più ampio e variegato. Un gruppo di scienziati dell’American College of Greece e dell’Università di Amsterdam, guidato dallo psicologo e neuroscienziato Diamantis Petropoulos Petalas, ha dunque analizzato le scansioni cerebrali di 928 individui tra i 19 e i 26 anni, rappresentativi della popolazione olandese per livello di istruzione e identità politica, verificando che l’associazione tra volume di materia grigia nell’amigdala e tendenze alle ideologie conservatrici risulta essere 3 volte più debole rispetto a quanto ipotizzato nel lavoro precedente.

Dato che i Paesi Bassi hanno un sistema multipartitico (e non bipartitico come il Regno Unito, luogo della precedente ricerca), lo studio è stato anche in grado di confrontare le strutture cerebrali lungo tutto lo spettro politico da sinistra a destra. Inoltre, i ricercatori hanno esaminato l’ideologia dei partecipanti da vari punti di vista, tra cui la loro identità politica e la posizione sulle questioni socioeconomiche.

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Petalas ha precisato: “La correlazione tra ideologia politica e dimensione dell’amigdala suggerisce che non si tratta di una rappresentazione dicotomica dell’ideologia nel cervello. Lo spettro di come le credenze politiche possono riflettersi nell’anatomia del cervello non è una dicotomia, come negli Stati Uniti, ma è uno spettro molto più ampio”.

“Nei prossimi step – ha concluso – speriamo di analizzare la rete di connettività funzionale e la sincronia neurale, ovvero come le reti cerebrali si organizzano e si sincronizzano tra gli individui, cercando di capire se esistono differenze quando individui con ideologie politiche diverse consumano contenuti simili. Le implicazioni dei risultati sarebbero molto interessanti”.

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