Quest’anno, per il Venticinque Aprile abbiamo scelto alcune poesie. Forse non saranno le più famose e nemmeno opera di autori fra i più rilevanti di quel periodo. Il nostro intento è quello di far rivivere, attraverso esse, quel particolare periodo ai giovani di oggi.
A recitarle non sono attori, ma le redattrici e i redattori di ″Culture″.
Marialaura Baldino legge L’uomo libero, di Domenico Turco.
L’Uomo Libero non ha confini,
il suo limite è l’infinito,
le sue vie sono sempre aperte
come le porte di un tempio invisibile
– è lui, il sacerdote dell’Ignoto…
L’Uomo Libero spregia le catene
ma non si lascia travolgere dalla lotta,
il suo campo di battaglia è la vita,
la prima preoccupazione, l’Amore.
L’Uomo Libero è vento:
accende le ceneri addormentate,
spettina le foglie degli alberi,
grida dall’alba del sole
al tramonto della luna
per ricordare al mondo
una sola parola: libertà