Dimenticate il concetto tradizionale di audiolibro, quello di una singola voce che legge un testo dall’inizio alla fine. Il mondo dell’audio entertainment sta vivendo una vera e propria rivoluzione, trasformando l’ascolto in un’esperienza immersiva che somiglia sempre più a una serie televisiva, ma fruibile unicamente con le orecchie. Francesco Bono, responsabile dei contenuti Audible per Italia, Francia e Spagna, che ha svelato i segreti dietro questa evoluzione.
Lo sviluppo degli audiolibri non è una sostituzione, ma un’espansione. Accanto ai formati tradizionali, stanno emergendo le serie audio originali: vere e proprie produzioni pensate e scritte per l’ascolto. Queste opere si distinguono per la presenza di cast di attori di primo piano, complessi paesaggi sonori, l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come il Dolby Atmos e musiche originali composte ad hoc. Bono descrive questo processo come la creazione di un “cinema senza immagini”, dove la sceneggiatura è sviluppata con la stessa attenzione di una produzione cinematografica, ma con indicazioni che puntano all’esperienza uditiva piuttosto che visiva.
Un esempio emblematico è la produzione di 1984, dove le musiche sono state composte da Matthew Bellamy dei Muse e Ilan Eshkeri ed eseguite dalla London Metropolitan Orchestra, dimostrando un livello di produzione paragonabile a quello cinematografico. Sebbene le registrazioni possano avvenire individualmente per ciascun attore, studi attrezzati permettono anche la presenza simultanea di più artisti per scene corali, proprio come in un film o a teatro. La post-produzione è il momento cruciale in cui effetti sonori e Dolby Atmos posizionano l’ascoltatore al centro della scena, creando un’esperienza spaziale e uditiva completa.
Questa innovazione non sta creando un divario nel mercato, al contrario. Le serie audio complementano gli audiolibri tradizionali, offrendo nuove opportunità agli editori e agli autori. Dal suo lancio nel 2016, Audible Studio ha prodotto oltre settemila titoli in Italia e continua a investire per rendere accessibile a tutti la versione audio delle loro opere. Le storie che meglio si prestano a questo formato immersivo sono sia i grandi classici rivisitati, come, appunto, 1984 di George Orwell o Poirot a Styles Court di Agatha Christie, sia soggetti completamente originali scritti appositamente per l’audio. Un caso esemplare di quest’ultima categoria è Effetto Eco, una serie che fonde crime e fantascienza, pensata per la serialità e caratterizzata da un cast numeroso e una colonna sonora orchestrale. Il successo di questa serie, che ha permesso all’ascoltatore di seguire le vicende con un elemento spaziale e uditivo, dimostra la ricettività del pubblico a queste nuove forme di narrazione.
L’interesse e l’entusiasmo del pubblico sono evidenti non solo dagli ascolti, ma anche dai rating e dai commenti. È interessante notare come l’uscita di una serie audio spesso stimoli un aumento immediato degli ascolti dell’audiolibro tradizionale da cui è tratta, e di altri titoli dello stesso autore, confermando la sinergia tra i due formati. I generi che registrano il maggiore successo sono il thriller e il crime, con titoli come Rancore di Carofiglio e le opere di Agatha Christie tra i più ascoltati. Ma anche la distopia di 1984 ha avuto un successo notevole. Audible sta già guardando al futuro, con prossime uscite come la serie Audible Original di Orgoglio e Pregiudizio.
Il confine tra podcast narrativi, audiolibri e serie audio si sta assottigliando, e Audible si posiziona in questo panorama in continua evoluzione sperimentando nuovi formati e l’ibridazione. Sebbene al momento non venga utilizzata l’intelligenza artificiale per la scrittura o la post-produzione, il futuro degli audiolibri è già transmediale. Negli Stati Uniti, Audible Original stanno diventando serie TV, e collaborazioni con Disney hanno portato a produzioni audio legate a franchise come Frozen e Star Wars. Per il pubblico italiano, si prospettano presto sorprese legate a importanti serie televisive, a dimostrazione che le storie possono e devono viaggiare tra diversi media, offrendo esperienze sempre nuove e coinvolgenti.