L’utilizzo delle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale è in piena espansione anche in Italia. Secondo il nuovo report dell’esperto digitale Vincenzo Cosenza, basato sui dati di Audicom – sistema Audiweb, solo nel mese di aprile 2025 quasi 9 milioni di italiani (8,8 milioni) hanno utilizzato Chat Gpt: circa un quinto della popolazione che usa Internet. Secondo l’analisi, la penetrazione maggiore si registra nella fascia d’età 18-24 anni, dove l’uso di Chat Gpt tocca il 35%. Tra gli studenti, invece, la percentuale sale al 37%.
Per il report di Cosenza, subito dietro Chat Gpt, ma a numeri ancora distanti, si posizionano le seguenti applicazioni (prendendo in considerazione i dati di Aprile 2025):
- Google Gemini, con 2,8 milioni di utenti;
- Microsoft Copilot, con 2,7 milioni;
- Deepseek, l’alternativa cinese, con 518.000 utenti;
- Perplexity AI, con 270.000;
- Claude di Anthropic, con 158.000;
- Character AI, con 119.000 utenti in Italia;
- Grok, attivo solo da due mesi dentro X (ex Twitter), con 54.000 utenti.
Tuttavia, l’app di intelligenza artificiale con il più alto tempo di utilizzo non è Chat Gpt, ma proprio Character AI, che consente di dialogare con chatbot modellati su personaggi famosi. Ogni utente trascorre quasi 20 ore mensili sull’applicazione, in particolare giovani, prevalentemente donne. Negli USA, la piattaforma è già finita sotto la lente d’ingrandimento per l’assenza di sistemi di moderazione e controllo.
Secondo Vincenzo Cosenza, “l’adozione delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa in Italia è in piena accelerazione e mostra segnali molto promettenti, soprattutto per i principali chatbot come Chat Gpt, Gemini e Copilot.” “La sfida dei prossimi mesi – conclude – sarà quella di passare dal tipo di uso attuale, sporadico e sperimentale, ad una vera integrazione nella quotidianità professionale e personale degli italiani”.
