Dall'isolamento ai jammer, quali sono le misure di sicurezza

In questi momenti anche i dispositivi tecnologici al di fuori di San Pietro stanno avendo problemi a causa dei sistemi che disturbano il segnale

Dall'isolamento ai jammer, quali sono le misure di sicurezza
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redazione Modifica articolo

7 Maggio 2025 - 17.16


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Durante il Conclave, la segretezza delle deliberazioni dei cardinali elettori è assoluta. Per garantire che nessuna informazione trapeli all’esterno, il Vaticano ha messo in atto un sistema di sicurezza rigidissimo, che combina antiche regole canoniche con le più moderne tecnologie di protezione elettronica.

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La Cappella Sistina, luogo sacro in cui si svolgono le votazioni, viene trasformata per l’occasione in una sorta di bunker impenetrabile, non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto tecnologico. Prima dell’inizio del Conclave, l’intera area viene sottoposta a una bonifica ambientale approfondita per rilevare e neutralizzare eventuali microspie, dispositivi di intercettazione o trasmissione nascosti.

Una delle misure più sofisticate è l’uso dei jammer, dispositivi che emettono onde radio di disturbo per bloccare ogni tipo di comunicazione elettronica. I jammer sono in grado di disabilitare le reti cellulari, Wi-Fi, segnali GPS e persino alcuni sistemi di allarme, impedendo qualsiasi tentativo di comunicazione o tracciamento. Questa tecnologia, originariamente sviluppata per contesti militari trova un impiego cruciale anche nel garantire il riserbo del Conclave. Durante le ultime elezioni papali, questi apparati sono stati utilizzati con successo e, anche nel 2025, costituiscono una delle barriere principali contro le fughe di notizie.

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I cardinali elettori sono tenuti a consegnare qualunque dispositivo elettronico, dai telefoni cellulari agli smartwatch, prima di entrare nella Cappella Sistina. La stessa misura vale per ogni persona coinvolta nelle operazioni logistiche e di supporto, che deve sottoscrivere un giuramento di segretezza, pena la scomunica in caso di violazione.

Un’altra area sotto stretto controllo è la Casa di Santa Marta, dove i cardinali risiedono durante il periodo del Conclave. Anche qui la comunicazione con l’esterno è completamente interdetta. La struttura è monitorata costantemente e sottoposta a restrizioni d’accesso, per garantire che nessuno possa avvicinarsi senza autorizzazione. Tutte le attività, dai momenti di preghiera ai pasti, si svolgono in ambienti rigorosamente riservati.

In aggiunta, il Vaticano ha introdotto sistemi anti-drone per scongiurare eventuali tentativi di sorveglianza aerea o riprese non autorizzate. Le finestre e i lucernari della Cappella Sistina sono stati oscurati con pellicole speciali, rendendo impossibile qualsiasi intrusione visiva dall’esterno, anche con tecnologie avanzate.

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