Tra il 1909 e il 1922 Marcel Proust, scrittore francese il cui nome completo è Valentin Louis Georges Eugène Marcel Proust, scrive i sette volumi della sua opera monumentale: À la recherche du temps perdu, in cui si intrecciano i temi cardine della sua filosofia di vita.
Ebbene, dopo quasi 60 anni, sono stati ritrovati i famosi 75 fogli inediti di Marcel Proust, ovvero quei i pezzi del puzzle che mancavano per completare la Recherche. Arrivano nelle librerie italiane il 26 Maggio, con la Nave di Teseo, nell’anno del centenario della morte dell’autore. L’edizione italiana de ‘I 75 fogli’, è curata da Nathalie Mauriac Dyer, una delle pronipoti di Proust, ed è pubblicata nella traduzione di Anna Isabella Squarzina, con la collaborazione e l’introduzione di Daria Galateria. Degno di attenzione è anche l’apparato di note della specialista Nathalie Mauriac Dyer che collega i Fogli ai manoscritti successivi e chiarisce molti dei temi più oscuri della Recherche, come l’omosessualità e l’ebraismo.
I 75 Fogli sono stati ritrovati in casa di Bernard de Fallois, editore e grande proustiano scomparso nel 2018. I Fogli sono il vero nucleo della Recherche: autobiografici e molto vicini ai temi emotivamente e narrativamente più importanti del romanzo: l’infanzia, la casa di campagna e le sue due passeggiate, il bacio negato della mamma, i soggiorni al mare con le ragazze in fiore, i nobili, Venezia. Fanno capolino anche figure e momenti poi cancellati come la morte straziante della mamma, un capriccio del fratellino Robert e una divertente lettera della nonna. Il nome del narratore è Marcel, ma in lui si può già intravedere l’Io narrante, magnanimo e universale, che è alla base della Recherche.