a cura di E. J. Frollà
Lo mostrano i dati. Quella italiana è un’industria editoriale che guarda sempre di più all’estero: sono infatti moltiplicati notevolmente le vendite dei diritti di traduzione delle novità pubblicate ogni anno. Proprio questo sarà il tema scottante dell’incontro Libri italiani fantastici e come esportarli: le strategie della Farnesina con l’Associazione Italiana Editori e il Centro per il libro e la lettura, che si terrà il 21 maggio in Sala Lisbona al Salone Internazionale del libro di Torino.
Si confronteranno, con la moderazione del giornalista Lorenzo Cresci, Simona Battiloro, capo dell’Ufficio competente del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura e Fabio Del Giudice, direttore dell’AIE (Associazione Italiana Editori).
Poco più di vent’anni fa, nel 2001, l’Italia vendeva all’estero i diritti di traduzione di soli 1800 titoli, ovvero una quantità che corrispondeva al solo 4% del totale delle opere edite. Oggi la tendenza è ben diversa. Infatti, nel solo 2020 la percentuale è salita fino a raggiungere il 12%, cioè un totale di 8586 titoli. Si è assistito, dunque, a una crescita notevole e questo fatto porta a chiedersi quali possano essere i motivi dietro il trionfo del libro italiano nel mondo. La chiave del successo è, senza ombra di dubbio, il grande impegno per l’internazionalizzazione del libro portato avanti dalle case editrici. Solo grazie all’impegno costante delle politiche pubbliche condotte dal ministero degli Esteri e dal ministero della Cultura, attraverso il Centro per il libro e la lettura, in stretto coordinamento con l’AIE, è stato possibile raggiungere questo risultato.
Inoltre, proprio per non invertire la tendenza positiva, in questo anno il MAECI si sta impegnando, attraverso la neoistituita direzione generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale e il Centro per il libro a dare nuovo slancio alle proprie attività a sostegno dell’editoria italiano nel mondo.
L’impegno in questo campo si declina su due fronti. In primo luogo, si sono mobilitati quasi 1,5 milioni di euro in favore delle traduzioni, attraverso i 635.000 euro del bando MAECI e gli 800.000 euro di due distinti bandi del Centro per il libro e la lettura. In secondo luogo, si è allestito un ampio ventaglio di strumenti e di strategie per l’internazionalizzazione del nostro comparto editoriale. A dimostrazione dell’importanza dei risultati raggiunti si ricorda che nei prossimi anni l’Italia sarà ospite d’onore in diverse Fiere internazionali del libro. Queste saranno occasioni importanti che MAECI e Centro per il libro e la lettura, in coordinamento con l’Associazione Italiana Editori, sono determinati a cogliere per rafforzare ulteriormente la presenza del libro italiano sul mercato globale.