Un’altra vittoria letteraria per la terra africana. Dopo l’assegnazione del Nobel per la Letteratura al tanzaniano Abdulrazak Gurnah, ad aggiudicarsi l’edizione 2021 del “Prix Goncourt” è il giovanissimo senegalese Mohamed Mbougar Sarr, con il suo ultimo libro intitolato “La plus secrète mémoire des hommes”, la cui pubblicazione avverrà in Italia nel 2022 presso la casa editrice E/O.
Il “Prix Goncourt” è il premio letterario francese più rinomato in tutta la Francia, un po’ come il nostro Premio Strega in Italia. Finalmente quest’anno è tornato in presenza e la giuria si è potuta riunire, come di consuetudine, al primo piano del ristorante Drouant di Parigi, tra il Louvre e l’Opéra.
Un’edizione importante, che accoglie carolosamente una letteratura poco conosciuta e che fatica ad affermarsi (proprio di questo parla il libro dell’autore senegalese). Non è un caso, infatti, che la giuria abbia deciso di omaggiare René Maran, lo scrittore vincitore del premio del 1921, acclamato dalla giuria dell’epoca, ma ferocemente attaccato dalla stampa e dalla politica per il colore della sua pelle.
A celebrare l’evento il presidente del Senegal, Macky Sall, il quale afferma: “sono fiero di questa bella consacrazione che illustra la tradizione di eccellenza degli uomini e delle donne di Lettere senegalesi”. Ma non è solo lo stato del Senegal ad essere il protagonista. Mohamed Mbougar Sarr è il primo autore dell’Africa subsahariana a conquistare il Goncourt: rappresenta un’intera popolazione inespressa.
L’autore, intervistato poco dopo la vincita, parla così della sua vittoria: “è certamente qualcosa di storico, ma credo anche che non si debba troppo insistere su questo: la cosa importante è che in avvenire ci siano sempre più scrittori che possano ottenerlo. Questo premio è un formidabile segnale di speranza e di bellezza […]”
Il premio è esattamente qualcosa di simbolico,infatti il vincitore riceve un assegno di 10 euro, che si dice sia meglio non riscuotere. La vittoria, però, garantisce normalemente la notorietà. Come è accaduto al vincitore della scorsa edizione Hervé Le Tellier con
“L’Anomalie” che ha superato di netto il trionfante successo del romanzo semi-autobiografico, ” L’Amant”, di Marguerite Duras del 1984.
Gli altri romanzi in gara erano: ‘Milwaukee Blues’ dello scrittore haitiano Louis-Philippe Dalembert, ‘Le Voyage dans l’Est’ di Christine Angot e ”Enfant de salaud” di Sorj Chalandon.