La cinquina dello Strega ieri iera ha decretato i finalisti del premio che corronon per la vittoria, l’8 luglio, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma: in testa c’è Emanuele Trevi con “Due vite” (Neri Pozza), 256 voti; seconda Edith Bruck con “Il pane perduto” (La nave di Teseo), 221 voti, scrittrice e soprattutto poetessa sopravvissuta ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, vincitrice dello “Strega giovani”. Terza è l’abruzzese Donatella Di Pietrantonio con “Borgo sud” (Einaudi), 220 preferenze. Quarta è Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani), 215 voti; quinto posto si colloca Andrea Bajani con “Il libro delle case” (Feltrinelli), 203 voti. I cronisti rilevano una grande esclusa, Teresa Ciabatti con “Sembrava bellezza”. (Mondadori).
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La proclamazione della cinquina si è tenuta al Teatro Romano di Benevento, in una serata condotta da Gigi Marzullo in diretta streaming su Raiplay, invece che nella dimora a Roma di Maria Bellonci, della Fondazione Bellonci che ha fondato il premio intitolato al liquore.
Trevi ha dedicato la sua candidatura all’editore appena scomparso Luigi Spagnol, Edith Bruck, presente con un collegamento a distanza, ai “tanti ragazzi che da molti anni incontro nelle scuole, che mi ripagano con il loro leggere e andrò avanti finché avrò respiro. Questa è la mia missione e anche un dovere morale. I giovani sono migliori di quello che pensiamo”.