Un volume edito nel 1881 Poesie Veneziane de Canocia, del poeta ottocentesco veneziano Giovanni Battista Olivo, noto come Canocia, è tornato in possesso della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna diretta da Alessandra Curti. Il manoscritto non risultava censito nei cataloghi dell’ente bolognese ed è stato scoperto dai Carabinieri del Nucleo della Tutela del Patrimonio Culturale di Udine che nel 2019, da un monitoraggio in rete, ne avevano scoperto l’annuncio di vendita e, dopo accertamenti, lo hanno trovato in una casa d’aste di Padova.
I militari hanno accertato che il volume presentava sulla copertina due timbri che facevano riferimento rispettivamente alle Biblioteche Popolare e Comunale di Bologna i cui volumi erano confluiti in quella dell’Archiginnasio che ha una dotazione attuale di 8500 manoscritti di elevato interesse documentario e storico.
Avuta certezza della proprietà demaniale del volume da parte degli esperti dell’Archiginnasio, che ne richiedeva restituzione rivendicandone anche la rarità certificata dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, i militari accertavano che il testo era stato venduto alla casa d’aste patavina da un privato nell’ambito di un acquisto forfettario di un corposo lotto contenente 100 volumi. La Procura della Repubblica di Padova che ne disponeva il sequestro ha ritenuto l’esercizio commerciale in buona fede in quanto i proprietari erano persuasi che si trattasse di uno “scarto” di biblioteca.
Si conclude dunque la vicenda del volume che rappresenta unicità per Bologna e per l’Emilia Romagna con reintegro nella raccolta libraria dell’ente pubblico proprietario arricchendone la significativa dotazione.
qui puoi leggere una delle poesie contenute nel volume