Si tiene dall’8 al 12 marzo “Tempo di Libri”, la fiera internazionale dell’editoria organizzata dalla Associazione Italiana editori (Aie) e Fiera Milano in concorrenza al Salone del libro di Torino. L’edizione dell’anno scorso, la prima, non andò benissimo in termini di pubblico: si tenne dal 19 al 23 aprile, troppo vicina alle date torinesi di maggio. E anche la collocazione non portò fortuna.
Alle cinque giornate milanesi partecipano 900 tra autori tra cui John Grisham e altre personalità per 650 appuntamenti e con apertura fino alle 22 nei giorni di venerdì e sabato, per permettere la massima partecipazione del pubblico. La fiera si sposta nei padiglioni della fiera in città e mira soprattutto giovani e studenti delle scuole. “Io sono convintamente ottimista, “ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. La città è stta nominata dall’Unesco Città creativa per la letteratura. Le vendite di libri crescono del 5 per cento, secondo dati Istat e Aie, la crisi sembra allontanarsi.
Inaugura Tempo di libri una festa il 7 marzo, “Incipit”, dove studenti universitari leggeranno centinaia di prime frasi di romanzi. Ogni giorno avrà un tema: l’8 marzo le donne, con Natalia Aspesi e, su Trump, Tiziana Ferrario. Il 9 la ribellione con Sepulveda, la decrescita di Serge Latouche, ricordi su Nelson Mandela, il generale Dalla Chiesa e don Giussani. Il 10 marzo omaggio a Milano con il giallista Dario Crapanzano, Michele Serra e l’evento “Da che pulpito” sulla cultura religiosa, il rapporto tra cristiani e musulmani, la società multietnica. Ci sarà un reading su Ernst Hemingway e Milano. Domenica spazio all’immagine i registi Pupi Avati e Silvio Muccino, lunedì gli Youtubers.
