di Moira Corridori
“Il comico è cattivo, non è buono” ha affermato Christian De Sica, durante l’incontro stampa, in occasione dell’uscita del suo nuovo film, Natale a tutti i costi. Una commedia natalizia, remake del film francese Mes très chers
enfants, uscito su Netflix lo scorso 19 dicembre.
Racconta la storia di una famiglia, composta dai genitori Carlo (De Sica) e Anna (Angela Finocchiaro) e dai figli Alessandra (Dharma Mangia Woods) ed Emilio (Claudio Colica), il cui equilibrio, già reso precario dall’allontanamento dei figli che vanno a vivere in città, crolla nel momento in cui questi comunicano che non trascorreranno il Natale a casa. I genitori decidono quindi di fingere di aver ereditato una grossa cifra, sperando che questo li spinga a tornare a casa. L’idea funziona, ma avrà delle conseguenze.
La famiglia che troviamo ritratta all’interno del film non rispecchia quella dei protagonisti. Infatti, De Sica, riferendosi al rapporto con i suoi figli, ha affermato scherzando: “Quando sono andati via è stata una liberazione. Non ho figli interessati e poi io e Carlo Verdone siamo ormai una cooperativa. Da noi a Natale ci vengono anche perché si divertono molto.”
Lo stesso vale per Angela Finocchiaro: “Premetto che con i figli sono appiccicosa, ma poi sono stata sempre io a spingerli via. Ultimamente ho scoperto che va bene così: se so che stanno bene sto bene anche io”.
Questa è solamente una parte di ciò che è emerso durante l’intervista tenuta da Francesco Gallo, giornalista ANSA.
Il discorso si è poi spostato sui cinepanettoni, riguardo ai quali De Sica si è espresso dicendo: “Non me li hanno più offerti, se no li farei. Ho ricevuto ultimamente 1700 messaggi di persone che mi chiedevano di tornare a farli, ma a settant’anni compiuti non puoi più fare Un americano a Roma anche se sei Alberto Sordi. Eppure – ha continuato – è una formula che può ancora funzionare se si pensa che il film che ho fatto nel 2018 con Massimo Boldi, Amici
come prima, ha incassato otto milioni di euro”.
Un formato cinematografico che, quindi, dal punto di vista dell’attore e regista romano, potrebbe essere ancora efficace.
De Sica ha infine fornito un chiarimento riguardo ad una battuta che compare all’interno del trailer del film. Egli esclama ”na merda” dopo aver assaggiato una bottiglia di vino abruzzese. Espressione che ha infastidito sia il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sia il Consorzio di tutela vini d’Abruzzo. “Se la sono presi proprio con me, ma vado spesso in Abruzzo per spettacoli e il loro vino mi piace. Il fatto è che i miei figli vengono a
cena solo per i soldi e non per affetto e così dico la frase per loro e non per la qualità del vino: viva l’Abruzzo!”.
Il film, diretto da Giovanni Bognetti, è prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film, in associazione con Sony Pictures International Productions e in collaborazione con RTI.