Gino Cecchettin: "Umiliata la memoria di mia figlia"

Il padre di giulia:“Mi sono sentito offeso”. I legali di Turetta replicano “ Abbiamo svolto solamente il nostro dovere”.

Gino Cecchettin: "Umiliata la memoria di mia figlia"
Fonte: Ansa
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8 Dicembre 2024 - 19.58


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Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.

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di Anna Chiara Laudati

Gino Cecchettin, a distanza di 24 ore dall’ennesimo processo per sua figlia Giulia, ha replicato alle parole offensive del legale di Filippo Turetta, Giovanni Caruso. Il padre di Giulia, che non si era ancora espresso sul processo, ha dichiarato: “Mi sono nuovamente sentito offeso, e la memoria di Giulia umiliata”. Inoltre, ha ribadito che, pur rispettando il diritto alla difesa, esiste un limite che non deve essere superato per non aumentare il dolore dei familiari della vittima. In particolare, ha risposto alle parole di Caruso che, nel chiedere l’esclusione delle aggravanti di premeditazione, ha insinuato che Giulia non avesse paura di Filippo e che le sue cure psicologiche non fossero legate alla relazione con lui. Caruso ha anche sostenuto che la relazione tra i due ragazzi non fosse “tossica”, sminuendo tutta la vicenda, che ormai va avanti da oltre un anno.

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Oltre all’avvocato Caruso, è intervenuta anche Monica Cornaviera, altra legale di Turetta, che ha ribadito di aver svolto solamente il suo dovere e di non aver mancato di rispetto ai familiari di Giulia Cecchettin. Tuttavia la famiglia Cecchettin è rimasta scioccata da queste dichiarazioni, come afferma anche la nonna di Giulia, Carla Gatto, che ha ricordato le ripetute telefonate ossessive che sua nipote riceveva da Filippo, definendole atti persecutori, e ritenendo che non ci fosse alcun dubbio sulla premeditazione del delitto, esprimendo un giudizio chiaro ed esplicito: “Penso sia un’assurdità dire che non ci sia stata premeditazione nel suo omicidio, l’avvocato ha detto delle parole assurde viste le prove e i fatti, fa solo male sentire queste parole. Lei è la vittima, non Turetta”. Nel frattempo, il processo si avvia verso la conclusione, con la sentenza per l’ultima udienza prevista per il 3 dicembre.

La vicenda di Giulia e il tema dei femminicidi continuano a creare argomento di dibattito tra la politica e la società italiana. Il ministro Giuseppe Valditara, durante un intervento a Verona, ha parlato di un calo del 12% dei femminicidi nell’ultimo anno, attribuendolo a una cultura di prevenzione promossa dal governo. Tuttavia, queste parole hanno suscitato critiche da parte di Valentina Ghio, vicepresidente del Pd alla Camera e membro della commissione parlamentare sul femminicidio, che accusa il governo di non aver intrapreso azioni concrete contro la violenza di genere.

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