Massimo Bianchi, docente dell’Ateneo e coordinatore dell’evento, ricorda Don Lorenzo Milani come “un uomo che ha significato molto sia dal punto di vista ecclesiale che civile: ancora oggi il suo ricordo interroga le nostre coscienze e le coerenze di cristiani e cittadini”, sottolineando quindi quanto possa continuare ad insegnare “a coloro che hanno responsabilità a vario livello nella comunità civile e politica”.
Si tratta, infatti, di una figura poliedrica e complessa. Fu un presbitero, uno scrittore, un docente ed un educatore cattolico italiano che rivolse il suo impegno soprattutto ai bambini poveri della disagiata scuola di Barbiana. Non solo, i suoi scritti ed i numerosi interventi seppero portare a diversi dibattiti, in grado di coinvolgere tanto la Chiesa quanto gli intellettuali ed i politici della sua epoca.
E’ proprio per questo motivo che, con l’alto patronato del Presidente della Repubblica italiana, Rosy Bindi – già Ministro della Repubblica e Presidente della Commissione parlamentare antimafia, nonché attuale presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Don Lorenzo Milani – terrà una lezione a lui dedicata.
Nell’ambito del Corso di Storia dei Rapporti tra Stato e Chiesa del dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’Università di Siena, alle ore 10.15 di venerdì 5 aprile, l’aula 3B del complesso didattico Mattioli (via P.A. Mattioli, 10) verrà aperta al pubblico di cittadini e studenti. L’intervento che prende il titolo di “Don Lorenzo Milani, profeta scomodo ieri e oggi” risulta senza dubbio un’ottima occasione per approfondire la personalità ed il ruolo del noto sacerdote.