Pompei: scoperto un nuovo affresco dionisiaco nella Casa del Tiaso

È emerso un nuovo affresco nella “Casa del Tiaso”, raffigurante riti misterici. Il sito, parte di un grande scavo nella Regio IX, sarà presto accessibile al pubblico.

Pompei: scoperto un nuovo affresco dionisiaco nella Casa del Tiaso
Preroll AMP

redazione Modifica articolo

27 Febbraio 2025 - 16.31


ATF AMP

A Pompei, nel cuore della Regio IX, un nuovo straordinario affresco riporta alla luce i misteri di Dioniso. In una grande sala per banchetti, recentemente scavata nell’insula 10, è emerso un fregio di dimensioni quasi reali risalente al I secolo d.C. Questa megalografia, un dipinto di grande formato, si sviluppa su tre lati dell’ambiente, mentre l’ultimo lato si apre sul giardino.

Top Right AMP

Il fregio raffigura il corteo del dio del vino, con giovani satiri che suonano il doppio flauto, un satiro che versa acrobaticamente il vino da un corno potorio in una patera e baccanti danzanti che, al tempo stesso, appaiono come cacciatrici feroci. Alcune portano sulle spalle un capretto sgozzato, altre impugnano spade e stringono interiora di animali tra le mani. Al centro della scena, una donna in compagnia di un vecchio sileno con una torcia sembra essere una mortale sull’orlo di un’iniziazione ai misteri dionisiaci.

Questo eccezionale ritrovamento si affianca a quello della celebre Villa dei Misteri, dove un ciclo di affreschi, realizzato nel I secolo a.C., raffigura ventinove personaggi in un rito dionisiaco, probabilmente legato all’iniziazione delle spose. Anche in questo caso, le figure sono rappresentate su piedistalli come statue, ma la loro vivacità e i loro movimenti le rendono incredibilmente realistiche. Per questa straordinaria scoperta, gli archeologi hanno battezzato la nuova dimora “Casa del Tiaso”, in riferimento al corteo di Dioniso.

Dynamic 1 AMP

“La caccia delle baccanti di Dioniso – spiega Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei – è una metafora della ricerca di una vita sfrenata ed estatica. Fin dalle Baccanti di Euripide del 405 a.C., la figura della baccante ha rappresentato il lato selvaggio e indomabile della donna, in contrasto con l’ideale femminile legato a Venere, la dea dell’amore e delle nozze. Gli affreschi della Casa del Tiaso e della Villa dei Misteri mostrano la donna sospesa tra questi due poli, rivelando non solo una profonda valenza religiosa, ma anche il segno di una crisi spirituale che investiva il mondo antico.”

La scoperta è stata accolta con grande entusiasmo anche dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha dichiarato: “Tra cento anni questa giornata sarà ricordata come storica, perché storica è la scoperta che mostriamo. La megalografia della Regio IX rappresenta un documento eccezionale che, insieme a quella della Villa dei Misteri, rende Pompei una testimonianza unica dei riti dionisiaci nel mondo classico. Il Governo ha recentemente stanziato 33 milioni di euro per proseguire gli scavi, la manutenzione e il restauro del sito e del territorio circostante, a conferma dell’importanza di queste operazioni.”

L’ambiente del tiaso dionisiaco sarà accessibile ai visitatori già da subito nell’ambito delle visite al cantiere, organizzate dal lunedì al venerdì alle ore 11. Ogni giorno, due gruppi di 15 persone, previa prenotazione, potranno essere accompagnati dal personale di scavo per scoprire i principali ritrovamenti e il metodo di ricerca archeologica utilizzato.

Dynamic 1 AMP

Le indagini nella Regio IX, avviate a febbraio 2023, hanno interessato un’area di circa 3.200 mq, corrispondente a quasi un intero isolato della città antica sepolta nel 79 d.C. Lo scavo ha portato alla luce oltre 50 nuovi ambienti su una superficie di oltre 1.500 mq, tra cui due case ad atrio di epoca sannitica successivamente trasformate in officine produttive: una fullonica (lavanderia) e un panificio con forno, spazi per le macine e aree per la lavorazione degli alimenti.

A sud di queste officine, sono stati scoperti alcuni ambienti di soggiorno appartenenti a una grande domus. Tra questi, oltre alla sala con le scene dionisiache, si trovano un salone nero con raffigurazioni della saga troiana, un sacrario con le allegorie delle quattro stagioni e dell’agricoltura, e un grande quartiere termale. Restano ancora da esplorare l’ingresso, il quartiere dell’atrio e gran parte del peristilio.

Il progetto “Scavo, messa in sicurezza e restauro dell’Insula 10 Regio IX” è stato avviato per riconnettere quest’area al tessuto urbano di via di Nola e ridurre i rischi legati ai cambiamenti climatici. Attualmente, il cantiere si avvia alla conclusione con gli ultimi interventi di messa in sicurezza, dopodiché un progetto di valorizzazione permetterà la fruizione permanente dell’area da parte di tutti i visitatori.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version