L’attore premio Oscar Gene Hackman è morto all’età di 95 anni. In una dichiarazione rilasciata al Santa Fe New Mexican, lo sceriffo della contea Adan Mendoza ha affermato che Hackman e sua moglie, la pianista classica Betsy Arakawa, sono stati trovati morti mercoledì pomeriggio nella loro casa nella comunità di Santa Fe Summit, a nord-est della città.
Il giornale ha citato il dipartimento di polizia, che ha confermato: “Possiamo confermare che sia Gene Hackman che sua moglie sono stati trovati deceduti mercoledì.” L’agenzia Press Association ha riferito che è in corso un’indagine sulle cause del decesso e ha riportato la stessa dichiarazione della polizia.
In un’intervista rilasciata mercoledì sera, Mendoza ha dichiarato che al momento non ci sono indicazioni di atti criminali. Tuttavia, non ha fornito una causa del decesso né ha specificato quando la coppia potrebbe essere morta.
Hackman, 95 anni, viveva a Santa Fe, nel New Mexico, dagli anni ’80 e aveva sposato Arakawa, 63 anni, nel 1991.
I vice dello sceriffo sono arrivati presso l’abitazione della coppia, situata in una comunità recintata chiamata Old Sunset Trail, mercoledì pomeriggio per indagare sulla morte di due persone anziane e di un cane. Non è chiaro se gli agenti siano intervenuti in seguito a una segnalazione o se abbiano effettuato un controllo di routine sul benessere degli occupanti della casa.
In un primo momento, Mendoza ha dichiarato che gli agenti avevano trovato i corpi di un uomo sulla novantina e di una donna sulla sessantina.
“Tutto ciò che posso dire è che siamo nel mezzo di un’indagine preliminare sulle cause del decesso e stiamo aspettando l’approvazione di un mandato di perquisizione”, ha affermato lo sceriffo mercoledì sera, prima che le autorità identificassero ufficialmente i due corpi.
“Voglio rassicurare la comunità e il vicinato che non c’è alcun pericolo immediato per nessuno”, ha aggiunto.
Una carriera straordinaria
Hackman ha avuto una carriera cinematografica di 40 anni, con interpretazioni memorabili in Il braccio violento della legge, Superman e I Tenenbaum, prima di ritirarsi nel 2004. Il successo arrivò relativamente tardi: riuscì a sfondare intorno ai 30 anni, incarnando alla perfezione il volto disilluso e anticonvenzionale del cinema hollywoodiano degli anni ’70.
Nato nel 1930, si arruolò nei Marines alla fine degli anni ’40 e decise di studiare recitazione alla fine degli anni ’50. Durante la sua formazione al Pasadena Playhouse, divenne amico di Dustin Hoffman e i due furono ironicamente votati come “i meno propensi al successo”. Dopo una serie di piccoli ruoli in televisione e teatro, Hackman fece il suo debutto sul grande schermo nel 1964, recitando accanto a Warren Beatty nel melodramma Lilith.
Tre anni dopo, il primo vero successo: interpretò Buck Barrow in Gangster Story di Arthur Penn, ancora una volta accanto a Beatty, ottenendo la sua prima candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista. Pur non vincendo – il premio andò a George Kennedy per Nick mano fredda – quel ruolo gli spalancò le porte di Hollywood. Nel 1970, ottenne il suo primo ruolo da protagonista in Non torno a casa stasera con Melvyn Douglas, un dramma incentrato su un difficile rapporto padre-figlio.
Hackman ricordò in un’intervista del 2002 quanto fosse stato difficile calarsi nel personaggio: “Non prendevo il progetto molto sul serio”, raccontò. “Poi Melvyn Douglas venne da me e disse: ‘Gene, non otterrai mai quello che vuoi se continui a comportarti così’. E non parlava solo della recitazione, ma del mio atteggiamento. Mi insegnò a non usare le mie riserve come scusa per non fare il mio lavoro.”
Il consiglio si rivelò prezioso: la sua performance gli valse la seconda nomination all’Oscar. L’anno successivo arrivò la svolta definitiva con Il braccio violento della legge di William Friedkin. Il film fu un enorme successo di pubblico e critica, e Hackman vinse il suo primo Oscar come miglior attore per il ruolo del poliziotto Jimmy “Popeye” Doyle.
“Fare cinema è sempre stato rischioso – sia fisicamente che emotivamente – ma considero quel film solo un tassello di una carriera fatta di alti e bassi”, disse Hackman in un’intervista del 2021.
Negli anni ’70, consolidò la sua fama con successi come L’avventura del Poseidon e Quell’ultimo ponte, dimostrando anche un notevole talento comico in Frankenstein Junior e Superman, dove interpretò il villain Lex Luthor.
Ma alcune delle sue migliori interpretazioni dell’epoca rimasero relativamente sconosciute al grande pubblico: il noir Bersaglio di notte di Arthur Penn, il road movie Lo spaventapasseri di Jerry Schatzberg e La conversazione di Francis Ford Coppola, vincitore della Palma d’Oro a Cannes.
Curiosamente, Hackman rifiutò diversi ruoli che sarebbero diventati iconici, tra cui quelli in Lo squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo e I predatori dell’arca perduta.
