Anche Hollywood si mobilita per salvare i cinema di Roma

Il regista Martin Scorsese, accodandosi a Renzo Piano, scrive una lettera cofirmata da molti grandi nomi dell’industria cinematografica americana affinché le sale, luoghi di cultura e comunità, possano sopravvivere.

Anche Hollywood si mobilita per salvare i cinema di Roma
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25 Febbraio 2025 - 15.47


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L’appello di Renzo Piano per la salvaguardia delle sale cinematografiche in luoghi deputati non più alla cultura, bensì al profitto, è arrivato oltreoceano e ha trovato consenso tra i grandi nomi di Hollywood. Martin Scorsese ha colto l’appello dell’archistar e senatore a vita e se ne fa portavoce in America. A lui si è aggiunto Steven Spielberg e molti altri tra i quali: William Defoe, che abita ormai in Italia da tempo; Yorgos Lantimos; Isabella Rossellini; Alfonso Cuaron; Lea Seydoux; Mark Ruffalo e J.J. Abrams. Ma, la lista è lunga e sembra potrebbe ricevere il consenso anche di altri.

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È, purtroppo, ormai da tempo in atto una forma di abbandono dei luoghi di cultura, anche nelle grandi città e le sale cinematografiche ormai in disuso rischiano di finire nel mirino di un decreto che la regione Lazio sta per votare, per facilitare il cambio di destinazione d’uso in negozi, centri commerciali, supermercati, sale bingo: una speculazione di profitto al posto di luoghi che creano cultura e comunità.

Renzo Piano è stato il primo, con una lettera aperta su La Repubblica, ad avanzare il problema ed a lui si è unito Scorsese con una lettera indirizzata anche al presidente della repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del consiglio Giorgia Meloni: “Come ben riflette in modo eloquente Renzo Piano sulla situazione attuale di Roma, è chiaro che il tentativo di riconvertire spazi destinati al possibile rinascimento culturale della Città Eterna in hotel, centri commerciali e supermercati è del tutto inaccettabile. Tale trasformazione rappresenterebbe una perdita irreparabile: un profondo sacrilegio non solo per la ricca storia della città, ma anche per il patrimonio culturale da lasciare alle future generazioni. Invito i miei colleghi di tutto il mondo, direttori di festival e tutti gli operatori culturali a firmare questa lettera per salvare l’ultima possibilità di redenzione di una delle città culturali e artistiche più importanti al mondo”.

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“Questa lettera – continua – è indirizzata anche personalmente al presidente Sergio Mattarella e al primo ministro Giorgia Meloni, per impedire qualsiasi conversazione degli spazi culturali di Roma. È nostro dovere trasformare queste ‘cattedrali nel deserto’ abbandonate in veri templi della cultura, luoghi capaci di nutrire le anime sia delle generazioni presenti che di quelle future”.

Con la norma della regione, infatti, la speculazione è incentivata, tanto che nell’analisi di Piano si evince come diverse agenzie immobiliari abbiano gonfiato il valore delle ex sale cinematografiche di due o addirittura tre volte, col fine di scoraggiare le iniziative culturali. Tutto ciò a discapito delle nuove generazioni e delle comunità “in una delle città culturali e artistiche più importanti al mondo”, come scrive Scorsese.

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