Il ritorno a Cannes di Marco Bellocchio e Valeria Golino

Per la 77/ma edizione del Festival di Cannes ritornano Marco Bellocchio, per il restauro di “Sbatti il mostro in prima pagina”, e Valeria Golino, per “L’arte della Gioia”.

Il ritorno a Cannes di Marco Bellocchio e Valeria Golino
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27 Aprile 2024 - 19.06


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Ai film italiani in concorso a Cannes, “Partenope” di Paolo Sorrentino e “I dannati” di Roberto Minervini, si aggiungono due grandi nomi del cinema italiano: Marco Bellocchio e Valeria Golino.

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Il regista presenzierà alla proiezione di “Sbatti il mostro in prima pagina”, film del 1972 restaurato in 4k dalla Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con Surf Film e Kavac Film, sotto la supervisione dello stesso Bellocchio nel laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna.

Film cult di Bellocchio con protagonista Gian Maria Volontè nei panni di Giancarlo Bizanti, capo redattore del quotidiano indipendente Il Giornale che segue un omicidio a sfondo sessuale per strumentalizzare la vicenda a fini politici.

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La storia dell’omicidio raccontata nella pellicola, la cui vittima era una giovane studentessa, ricorda una vicenda che occupò realmente le prime pagine dei giornali dell’epoca. Si tratta del caso di Milena Sutter, studentessa modello appartenente ad una famiglia della buona società genovese, che fu uccisa in circostanze simili a quelle narrate dal film. Il colpevole arrestato per il delitto, Lorenzo Bozano, venne poi definito ‘il biondino dalla spider rossa’.

Valeria Golino, attrice e regista, già due volte alla Selezione Ufficiale di Cannes con Miele (2013) ed Euforia (2018), tornerà, invece, quest’anno con il suo l’adattamento per lo schermo del grande romanzo di Goliarda Sapienza, L’arte della gioia. Nel cast Jasmine Trinca, Tecla Insolia e Valeria Bruni-Tedeschi.

Inizialmente girato come serie tv, L’arte della gioia uscirà anche nei cinema in Italia. In occasione di questo evento, verrà presentato a Cannes in anteprima il primo episodio della serie, seguito da un dialogo tra Valeria Golino e il pubblico.

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Il romanzo della scrittrice catanese è un libro scandalo e pubblicato postumo. Tutto ruota intorno alla figura di Modesta, una ragazza molto determinata nata il 1 gennaio del 1900 in “una casa povera in una terra ancora più povera”. Fin dall’inizio “è consapevole – come si legge nella sintesi del libro pubblicato da Einaudi – di essere destinata a una vita che va ben oltre i confini del suo villaggio e della sua condizione. Ancora ragazzina viene mandata in un convento e alla morte della madre superiora che la protegge in un palazzo di nobili.

“Qui il suo talento e la sua intelligenza machiavellica le permettono di controllare i cordoni della borsa di casa e di convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza mai smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Madre affettuosa, amante sensuale, creatura vitale e scomoda potentemente immorale secondo l’etica comune, Modesta attraversa la storia del Novecento con la forza che distingue ogni grande personaggio della letteratura universale”.

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