Beyoncé presenta il suo nuovo album “Renaissance Act II” e, sfruttando la risonanza del Super Bowl attraverso l’utilizzo strategico di una serie di elaborati mini-video della durata di non più di 90 secondi, ha sicuramente suscitato entusiasmo tra fan e critici.
La seconda parte del suo nuovo lavoro, ispirato alla musica country, segna una significativa deviazione dai temi disco e dance di “Act I”. Una mossa che non rappresenta solo un cambio di genere, ma un’immersione profonda nelle radici della musica americana, mostrando la versatilità di Beyoncé e la sua capacità di oltrepassare i confini dei generi musicali.
In concomitanza e con grande strategia comunicativa, Queen Bey ha successivamente reso pubbliche due anticipazioni sul sito di musica High Quality streaming Tidal, con i brani Texas Hold ‘Em e 16 Carriages.
L’inclusione di contributi da parte di Raphael Saadiq e di sua sorella Solange aggiunge uno strato di collaborazione familiare e artistica al progetto. Il primo, noto per le sue produzioni soulful e ritmiche, e la seconda, con la sua interpretazione unica di R&B e soul, promettono di apportare profondità e ricchezza all’album.
Precedendo di 3 settimane il progetto della concorrente regina della musica “Made in USA” Taylor Swift, che prevedeva di lanciare il suo nuovo album “Tortured Poets Department” il 19 aprile, Beyoncé irromperà sul mercato con il nuovo album già il 29 marzo. Con questo si aggiunge un angolo competitivo ed intrigante alla narrazione, evidenziando il paesaggio dinamico ed in continua ridefinizione della musica contemporanea.
L’incursione di Beyoncé nella musica country non è del tutto nuova: già nel 2016 in “Lemonade” includeva “Daddy Lessons”, una traccia che mescolava country con il suo stile R&B caratteristico, dimostrando la sua capacità di collegare i generi rispettandone le origini. Questa fusione di elementi country, R&B e hip-hop in “Act II” è attesa per sfidare i confini tradizionali del genere e offrire una nuova interpretazione della musica country, potenzialmente attraente per un pubblico più ampio.
La presenza di Beyoncé al Super Bowl, insieme a Jay-Z e al magnate della tecnologia Jack Dorsey, fondatore di Twitter e ora azionista di maggioranza proprio di Tidal, sottolinea la fusione di musica, tecnologia e affari, riflettendo il complesso ecosistema dell’industria musicale moderna. L’attesa intorno a “Act II” riguarda non solo la musica, ma anche l’influenza culturale e imprenditoriale di Beyoncé.
Questo nuovo progetto solleva però una questione: ”Act II” potrà valere a Beyoncé il suo primo Grammy per l’album dell’anno? Soprattutto dopo le recenti critiche di Jay-Z alla giuria del premio per aver trascurato gli artisti neri evidenziando il paradosso dei 32 ‘grammofoni d’oro’ già in mano della sua partner di vita.
Beyoncé, infatti, detiene già il record per il maggior numero di Grammy vinti in diverse categorie, ma l’album dell’anno è un riconoscimento che le è ancora sfuggito, un traguardo che quest’anno è stato raggiunto per la quarta volta da Taylor Swift, che così facendo ha superato i grandi classici della musica tra cui Paul Simon, Frank Sinatra e Stevie Wonder.