Fiorella Mannoia alza la voce e chiederà alle donne di fare lo stesso: la maestra concertatrice della 26esima edizione de “La Notte della Taranta“, che si terrà domani a Melpignano (Lecce), utilizza toni forti quando si parla delle donne: “alzare la voce: è il momento di farlo perché siamo arrivati ad un limite massimo“.
La manifestazione, che avrà come tema principale quello dell’identità, arriva in un momento delicato, dopo l’orrendo e brutale stupro di Palermo e dopo gli altri fatti avvenuti negli ultimi giorni; infatti, come ha spiegato la stessa Mannoia in Conferenza Stampa, i fatti di cronaca renderanno alcuni brani, come “Fimmine fimmine“, molto più toccanti.
“Mi sono interrogata se, dopo aver letto quelle chat, fosse il caso di pubblicarle. Ho deciso di farlo perché si possa capire a fondo quali sono le motivazioni, se ci sono e non ci sono, che spingono dei giovani a comportarsi in questo modo, ad accanirsi così tanto sul corpo di una donna. Allora ho deciso che forse quelle chat dovrebbero essere portate nelle scuole“. “Domani non dirò quello che sto dicendo ora, perché è una serata di festa” – ha proseguito la Mannoia – “però ci tengo a dire due parole e sottolineare quello che ho spiegato oggi. Mi sarebbe piaciuto avere Sting come ospite internazionale, ma sono molto soddisfatta di chi condividerà il palco con l’orchestra popolare “La Notte della Taranta” e con me”, ossia Arisa, Tananai e Brunori Sas.
La cantautrice romana, inoltre, ha voluto chiarire alcuni aspetti legati all’arrangiamento dei brani: “Abbiamo lavorato tanto sugli arrangiamenti; la difficoltà sta nel toccare queste canzoni popolari, senza svilirle, lasciando l’impronta popolare e riuscendo a mettere dentro degli elementi moderni“.
Il concertone si aprirà con un suo personale omaggio a Gigi Chiriatti, direttore artistico del festival scomparso di recente: la Mannoia interpreterà “Un giorno di venerdì“, accompagnata dal marito Carlo Di Francesco, curatore del suono, e dal direttore d’orchestra Clemente Ferrari.
Brunori Sas, ha invece concentrato il suo discorso sul luogo di svolgimento della manifestazione: “Qui si cantano canzoni con la malinconia, che è anche un po’ la nostra natura al Sud, che è la storia di popoli che hanno vissuto lo sfruttamento, l’emarginazione, una condizione culturale subordinata, quindi è molto bello poterlo cantare“. Il cantautore, che interpreterà “Lule Lule” in arbereshe e “Aremu” in grico, ha sottolineato nuovamente l’importanza della contaminazione tra identità: “L’ibridazione secondo me è un processo naturale che è anche inevitabile, quindi mi dispiace per chi pensa di voler mantenere a tutti i costi i confini, di chi vuole ergere muri e mettere confini perché sono confini colabrodo. È la storia dell’uomo che è fatta di ibridazione, di somme di identità“.
La superospite del concertone sarà Arisa, che interpreterà “Ferma Zitella” e “Lu Ruciu de lu mare”, due brani simbolo del repertorio dell’orchestra popolare, ha invece chiosato: “Io credo che la Notte della Taranta sia una delle testimonianze più importanti del mantenimento dell’identità e dell’orgoglio per le proprie radici”.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato quanto questo evento sia importante non solo in Italia ma in tutta Europa: “La Notte della Taranta è una delle manifestazioni di cultura popolare più importanti d’Europa in cui si fondono stili diversi che trovano una perfetta sintesi. Il concertone avrà sempre il mio sostegno in quanto è comunitario e identitario, che fa stare insieme e stare insieme è qualcosa di necessario“.
La manifestazione sarà inoltre visibile su Rai 1 il 2 settembre.