Si è fatto attendere ben 46 anni, ma adesso sembra essere tutto pronto per l’uscita di uno dei più famosi album della storia del rock. Dato ormai per perso, a distanza di pochi giorni, invece, uscirà davvero: la data da ricordare è l’11 agosto.
Un album tanto atteso, contenente brani che l’artista incise tra il 1974 e il 1977. Doveva uscire proprio in quell’anno e invece nessuno potette mai vederlo né tanto meno ascoltarlo, almeno fino ad adesso. I motivi di questa mancava pubblicazione non sono ancora chiari: fu inciso su acetato e lì rimase. Il rocker canadese, peraltro, è sempre stato famoso per i rapporti difficili con l’industria del disco e le sue chiare posizioni contro il mercato musicale. Tuttavia, non ci sono conferme da parte dell’artista che i motivi della mancanza pubblicazione siano da legare alle sue prese di posizione spesso viste come scomode.
A circolare era stata soltanto una copia ricavata negli anni ’90, ma dell’originale non se ne vide neanche l’ombra anche se le canzoni che conteneva uscirono poi in alcuni album successivi: è il caso di Pocahontas (in Rust Never Sleeps), Like a Hurricane, Powderfinger e Sedan Delivery.
La novità è che alcuni di questi brani, ormai celebri, verranno ascoltati per la prima volta in una versione inedita: Sedan Delivery, per esempio, in una versione più lenta, Pocahontas invece senza sovraincisioni. A queste si aggiungeranno i brani Star of Bethlehem, la sua incisione più vecchia, Hold Back The Tears anch’essa in una nuova versione e il brano Stringman fino ad adesso inserito nell’Unplugged, insieme a molte altre che rendono l’album carico di malinconica intimità grazie anche alle versioni acustiche di alcuni brani, in linea con lo stile minimal-alternativ rock, tratto unico e distintivo della sua musica. Ne è un perfetto esempio il brano Will To Love, atteso in una versione che si prospetta struggente, la stessa che Neil Young aveva eseguita davanti al camino del suo rench.
Queste e tante altre novità confluiranno in uno degli album più attesi di sempre dal titolo “Chrome Dreams”, frutto di un lavoro a più mani nei lontani anni ’70. Si racconta che Young realizzò diverse sedute di registrazione, insieme a personaggi dal calibro Frank “Poncho” Sanpedro accompagnato al mandolino, e la band Crazy House al completo.
Ecco svelate in anteprima tutte le canzoni del disco: Pocahontas – Ballata con chitarra acustica, tipica di Neil Young; Rust Never Sleeps Will To Love – Ballata, chitarra acustica, pianoforte, sprazzi di tastiera scritta di fronte al camino pubblicata in American Stars n bars ; Star of Bethlehem – Medium ballad country con slide e batteria delicata American stars and bars; Like a Hurricane – classico medium rock con accordoni di chitarre ritmica laid back e assolo devastante di chitarra ritornello il brano dura oltre 8′ e metà come d’abitudine è occupata dall’assolo che diventa un inno alla distorsione, un classico di Neil Young; Too Far Gone – Un’altra ballata acustica con banjo mandolino e malinconia album Freedom Hold Back; The Tears – Ballata Acustica American stars and bars; Homegrown – Altro medium rock con riffone di chitarra costruito insieme alla batteria e un coro su basso e dms poi chitarre Young Captain Kennedy – Ballata del 1980 in Hawks and Doves ; Stringman – Pubblicato solo su Unplugged Sedan Delivery – Crazy Horse Rust Never Sleeps Powderfinger – rust Never Sleeps Look Out For My Love Crazy Horse Comes a Time.