Pronto ad approdare sul grande schermo un film documentario su Enzo Jannacci. L’opera, che si intitola Enzo Jannacci. Vengo anch’io, verrà presentata Fuori Concorso alla Mostra del cinema di Venezia e avrà un taglio biografico particolare. Infatti, sfruttando le tecniche del montaggio, sarà lo stesso Jannacci ad essere il narratore e a raccontare il proprio estro artistico. Nello specifico, per offrire al pubblico uno sguardo in prima persona, sono state utilizzate le interviste, anche inedite, in cui è lo stesso autore milanese a parlare.
Di grande interesse per il pubblico saranno senz’altro il rapporto e la collaborazione con l’amico Giorgio Gaber, con Dario Fo, l’incontro con Cochi & Renato, oltre a tutti i concerti e le avventure sui palchi, sui teatri e a quella passione per la medicina, che avrebbe voluto seguire.
Un’opera importante, dunque, questa prodotta da Sudovest Produzioni e Indigo Film, in associazione con Gianfranco Romano e con la partecipazione di Ala Bianca Group e Jando Music, che è in grado di tratteggiare un ritratto inedito del “più grande cantautore italiano”, riprendendo le parole di Paolo Conte. Lo sfondo di questo viaggio immersivo nel genio di Jannacci è una Milano senza tempo, colta tra ieri e oggi e restituita grazie ad una vasta selezione di materiale di repertorio.
Tanti i compagni di viaggio e gli amici presenti nella pellicola: da Diego Abatantuono a Cochi Ponzoni, Massimo Boldi e Nino Frassica passando per i racconti di colleghi come Paolo Conte, Roberto Vecchioni e Paolo Rossi e molti altri.
Il momento più struggente e intimo è il racconto che il figlio Paolo fa del padre, con cui visse un lungo sodalizio artistico, davanti al suo pianoforte. Paolo, inoltre, oltre a mettere a disposizione l’archivio personale, ha collaborato attivamente al docufilm realizzando anche una bellissima versione instrumental di Vengo anch’io e di Lettera da lontano.
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