Tornano le Giornate FAI di Primavera, in programma per il 25 e il 26 marzo, la manifestazione di punto del Fondo per l’ambiente italiano. Un weekend alla scoperta dell’Italia, dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi solitamente inaccessibili.
Grazie alle visite proposte in 400 città dai volontari della Fondazione, saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, insieme ad esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. Non mancheranno, poi, itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, come parchi urbani, orti botanici e giardini storici, nell’impegno della Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.
“In questi 31 anni di esistenza le Giornate del Fai hanno scritto una sorta di enciclopedia spontanea dei beni culturali italiani che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato patrimonio italiano” – ha detto il presidente del Fai Marco Magnifico alla presentazione dell’evento, ricordando il record di presenze nel 2019 con 770.000 persone.
Tra le aperture spicca a Roma Villa Bonaparte, a Milano Palazzo Marino, capolavoro dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, e anche la storica sede Rai di corso Sempione, realizzata nel 1939, dove saranno aperti al pubblico spazi operativi e studi di registrazione. A Napoli, in piazza del Plebiscito, aprirà Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud, costruito nel 1775.
Sul sito www.giornatefai.it l’elenco completo delle aperture.
La Fai è nata nel 1975 per tutelare, valorizzare e promuovere l’amore e la conoscenza per il patrimonio storico, artistico e paesaggistico in Italia. Le giornate, ormai diventate un atteso appuntamento, sono previste in due momenti dell’anno, in autunno e primavera.