È morto a 88 anni lo scrittore e attivista giapponese Kenzaburō Ōe, premio Nobel per la letteratura nel 1994. L’icona dell’anticonformismo nel mondo giapponese si è spenta nelle prime ore del 3 marzo e i funerali sono stati già tenuti in via privata dalla sua famiglia, ha dichiarato oggi l’editore Kodansha.
Nato a Ōse, un piccolo villaggio nella città di Uchiko, all’età di diciotto anni si è trasferito a Tokyo per studiare letteratura francese e si è laureato con una tesi su Jean-Paul Sartre. Durante la sua carriera di scrittore ha vinto diversi premi: nel 1958 il racconto Animale d’allevamento gli valse il Premio Akutagawa, nel 1967 ha ottenuto il Premio Tanizaki con Il grido silenzioso, nel 1973 il Premio Norma, nel 1982 il Premio Yomiuri-bungaku e nel 1994 il Premio Nobel.
Kenzaburō Ōe è simbolo dell’anticonformismo e del progressismo, ha portato avanti diverse campagne pacifiste e antinucleari. Ha pubblicato nel 1965 il libro Note su Hiroshima dopo essersi recato per la prima volta a Hiroshima a distanza di 18 anni dall’apocalisse del ‘45. Nel libro lo scrittore, oltre ad analizzare le conseguenze politiche e morali dei due bombardamenti atomici, dipinge il quadro di una città devastata. Nel 2012 lancia un appello antinucleare in memoria dei tragici eventi e per ricordare quanto può essere tutt’oggi devastante il nucleare. Nell’anno successivo organizza una manifestazione di massa nella capitale giapponese per la stessa motivazione. Inoltre, l’attivista ha criticato i tentativi di modificare l’articolo 9 della Costituzione del Giappone che rinuncia per sempre alla guerra.