Marco Vitruvio Pollione, noto semplicemente come Vitruvio, architetto e teorico, vissuto nel I secolo a.C, ha scritto il trattato “De Architectura”, opera fondamentale divenuta il fondamento teorico dell’architettura occidentale, dal Rinascimento fino alla fine del XIX secolo. Nel V libro del De Architectura, Vitruvio descrive la Basilica di Fano come modello a cui fare riferimento per la progettazione e la costruzione di una basilica. L’importanza della Basilica di Fano è dovuta in quanto unica opera attribuita a Vitruvio.
Da queste premesse, occorre partire per comprendere la rilevanza storica della scoperta, che è stata fatta durante i lavori di ristrutturazione in un cantiere edile in Via Vitruvio, a Fano. Sono emersi i resti di un grande edificio pubblico fatto di almeno cinque ambienti, non tutti ancora esplorati ed esplorabili, vista la posizione dell’edificio. “Per accedervi sarebbe necessario abbattere tutto il centro di Fano”, fa sapere in un’intervista rilasciata all’Ansa di Alessandra Massi, l’archeologa Ilaria Venanzoni, che fa parte della Soprintendenza Archeologica, Bella Arti e Paesaggio di Ancona-Pesaro Urbino.
Data la rilevanza della scoperta si è subito mossa la Soprintendenza, insieme ai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Attualmente stanno eseguendo ulteriori rilevazioni ed accertamenti. L’ipotesi, che quella rinvenuta sia la Basilica di Vitruvio, è stata avanzata per via di alcuni elementi, che sono i primi ad essere immediatamente riconoscibili: la tipologia della struttura; la posizione; la pavimentazione; la presenza di un marmo particolare, ossia quello verde cipollino e pavonazzetto, tipico della Turchia, la cui diffusione è da datarsi verso il I secolo a.C. .
Nel corso dell’intervista all’Ansa, Ilaria Venanzoni ha spiegato per cui i ritrovamenti di questi resti rappresenterebbero un’importante scoperta: “Vitruvio cita la sua Basilica come l’erede della romana Fanum Fortunae” ma anche il fatto che “Lo schema della basilica sarebbe poi stato ripreso negli edifici di culto cristiani: una pianta rettangolare a più navate e con alte colonne.”
Ulteriori informazioni a riguardo, sicuramente, saranno rilasciate a breve. Non ci resta che attendere gli accertamenti e sperare che, finalmente, dopo secoli, siamo a riusciti a ritrovare questo gioiello per la storia dell’architettura.
