Una sparizione lunga trentasette anni quella dell’opera del maestro rinascimentale Jacopo di Giovanni di Francesco (1495-1554). Trafugato durante la notte tra il 17 e il 18 novembre del 1985, il dipinto ‘San Giovanni Evangelista’ – realizzato nella prima metà del Cinquecento – era parte dell’opera su tela ‘Madonna di San Giovanni’, patrimonio artistico ad uso religioso della chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio di Cortona, in provincia di Arezzo.
A ritrovare l’opera è stata la Sezione antiquariato del reparto dei carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale che, durante una normale attività di verifica su alcune transazioni effettuate da una casa d’aste romana, è riuscita ad individuare la tela, rubata quella notte insieme ad altri beni.
A favorire le ricerche è stato il riscontro ottenuto dal Comando TPC nella ‘Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti’, che ne ha reso veritiera la riconducibilità della figura del San Giovanni.
Successivi sono stati poi gli interventi e gli approfondimenti tecnici eseguiti dalla sezione antiquariato, avvenuti grazie al coordinamento della Procura di Roma, insieme alle analisi storico-documentali portate a termine dai funzionari della Soprintendenza di Siena-Grosseto-Arezzo, necessarie data la presenza sulla tela di tagli, graffi e alterazioni varie.
A conferma avvenuta, l’intervento della squadra dei carabinieri ha portato così a termine il sequestro del bene, svoltosi appena prima che potesse essere messo all’asta e acquisito dal concorrente con l’offerta più vantaggiosa.
La riconsegna è avvenuta nella giornata di ieri 15 ottobre alla presenza del sindaco di Cortona Luciano Meoni e del parroco Ottorino Cosimi, entusiasta, come tutti i suoi fedeli di vedere il dipinto ritornare finalmente a casa.