Si è spento all’età di 91 anni il celebre regista franco-svizzero Jean-Luc Godard.
A darne notizia è stato, questa mattina, il quotidiano francese Libération, che lo ha definito regista dalla mille vite, le quali gli hanno permesso una prolifica produzione cinematografica, che ammonta a circa 150 opere, tra film e video.
Godard era stato uno dei fondatori della Nouvelle Vague, movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni Cinquanta, corrente che ha dato avvio ad un nuovo modo di pensare, leggere e mostrare il cinema, tipico dei giovani della generazione degli anni Sessanta. Infatti sin dal suo primo lungometraggio, À bout de souffle, uscito nel 1960 con protagonisti gli attori Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg, è stato un punto di riferimento per i giovani registi degli anni Sessanta, rappresentando il cambiamento del cinema nel passaggio tra epoche e culture diverse.
Tra i suoi più grandi successi si ricordano anche Questa è la mia vita (1962), Les carabiniers (1963), Il bandito delle ore undici (1965), Il disprezzo, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia e uscito nel 1963 con protagonisti Brigitte Bardot e Michel Piccoli, fino ad arrivare al suo ultimo capolavoro, Le livre d’image, film che è stato presentato in concorso alla 71/a edizione del Festival di Cannes nel 2018 e che, in quell’occasione, ha vinto la palma d’oro speciale.