di Marialaura Baldino
Grande crisi per il mondo del cinema. Nonostante la continua offerta di pellicole che si rinnova quasi settimanalmente, le sale cinematografiche restano sempre più vuote. Un paradosso se si pensa alla grande affluenza che i prodotti di casa Marvel hanno generato nei cinema italiani, permettendogli di incassare, con l’ultima uscita “Doctor Strange 2: Nel multiverso della Follia”, più di 13 milioni di euro.
Una contraddizione che però mette in luce le possibili cause di questa disparità, resa forse esplicita dai trascorsi anni di fermo a causa della Pandemia.
Sarà che questa desertificazione, come scrive anche il giornalista Ansa Giorgio Gosetti, è dovuta alle piattaforme streaming, che offrono una gamma di pellicole e serie tv più vasta e conforme a qualsiasi tipo di pubblico e che, nonostante i giovani si rivolgano ancora alla proiezione in sala, la loro scelta si focalizza su gusti ben predefiniti, senza spaziare di genere in genere (da qui il grande successo Marvel). Come continua sempre Gossetti: “non mancano i film, bensì pubblici differenziati che amino ancora celebrare in sala il rito della visione”. Non resta quindi che sperare che questo fenomeno, per ora diffusosi lungo tutto lo stivale, si arresti quanto prima.
Nell’attesa, possiamo però scommettere su quale sarà il film di punta dell’anno.
Dopo l’ultimo capitolo della saga di Jurassik World e l’acclamato “Topgun: Maverik”, ecco alcuni titoli in uscita che hanno destato la curiosità del pubblico.
Iniziamo con “Siccità” di Paolo Virzì, una commedia apocalittica con la splendida Monica Bellucci, ambientata in una Roma dove non piove da quasi tre anni e dove i destini dei protagonisti si intrecciano mentre assistono al completo stravolgimento delle regole della comunità. Seguono “Dante” di Pupi Avati, “Il cardellino” di Francesca Archibugi, “Chiara” di Susanna Nicchiarelli, “L’immensità” di Emanuele Crialese. Importante è menzionare anche “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio, con Elio Germano, Luigi Lo Cascio e Sara Serraiocco, in uscita il prossimo settembre. Tre grandi attori che riporteranno in vita la storia di Aldo Braibanti, artista visivo ed entomologo, che nel 1968 fu condannato a due anni di carcere, colpevole di aver “plagiato” un giovane. Una storia che mette in luce l’Italia del tempo e l’omosessualità messa al patibolo con elettroshock e terapie di conversione.
Dando uno sguardo alle offerte internazionali segnaliamo “Bones and All” di Luca Guadagnino, insieme con “Monica” di Andrea Pallaoro. Resta però ancora un punto interrogativo sulle uscite di “Io sono l’abisso”, il thriller di Donato Carrisi e sui sequel di “Diabolik” dei fratelli Manetti, con Luca Marinelli e Miriam Leone.
Nel frattempo, le ultime uscite come “Lightyear – La Vera Storia Di Buzz” firmato Pixar, al cinema dalla scorsa settimana, e “Elvis”, da tre giorni disponibile, sembrano essere i titoli che precedono il grande ingresso della nuova trasposizione cinematografica dei fumetti di Stan Lee. Arriverà infatti il 6 luglio (in Italia) “Thor: Love and Thunder”, che vede il ritorno delle gesta del dio vichingo interpretato da Chris Hemsworth, regia di Taika Waititi.
Per la categoria horror segnaliamo invece “NOPE” di Jordan Peele, tra fantascienza e rapimenti di alieni. Come cartoon invece tornano i fantastici omini gialli con “Minions 2 – Come Gru diventa Cattivissimo”. Grande stagione per Christian Bale che non solo sarà presente nella quatra pellicola della saga Thor, ma anche nel film storico drammatico di David O’Russel “Amsterdam”.
Qualche giorno di ferie, che sia al mare o in montagna, non distraggono però l’occhio selettivo del pubblico che aspetta il vero evento dell’anno. Tutti pronti e scalpitanti per il 14 dicembre 2022 quando uscirà “Avatar: la via dell’acqua”, l’attesissimo sequel del film del 2009, che per la regia di James Cameron e con un budget di 250 milioni di dollari, riporta sul grande schermo l’insidioso mondo di Pandora.
Altro titolo da tenere d’occhio è il western di Martin Scorsese “Killers Of The Flower Moon”, un crime-drama con protagonisti Robert De Niro e Leo Di Caprio.
Una lunga lista di grandi titoli che fa ben pensare ad un riposizionamento (in salita) del settore cinema, che ripone speranza anche nella stagione natalizia. Nel mentre, si attendeno pure i titoli tipicamente definiti “d’autore” insieme alle valutazioni di Venezia, Roma e Torino, per creare quel giusto interesse tanto intrigante da spingere gli italiani di ogni età a ripopolare più assiduamente i cinema. Per ora i numeri dell’affluenza più che speranza creano angoscia. Riusciranno i cine-spettatori a resistere e a non cadere nelle grinfie delle abili e capaci piattaforme streaming? Aggiorniamoci a settembre!
Argomenti: Cinema