Città industriale del XX secolo dell’Unesco e storico luogo del progetto industriale e sociale di Adriano Olivetti, Ivrea, è stata proclamata Capitale Italiana del Libro 2022, con nel logo niente di meno che la macchina da scrivere Lettera 22. Lo ha annunciato in diretta zoom il ministro della Cultura Dario Franceschini mercoledì 16 febbraio.
“Per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura. E poi, per la straordinaria eredità culturale e tecnologica”, la città di Ivrea è stata scelta come simbolo culturale italiano della lettura; così ha sottolineato la giuria presieduta da Marino Sinibaldi – presidente del Cepell, Centro per il libro e la lettura – e composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio e Valentina Sonzini.
Coordinatore volontario della candidatura di Ivrea Capitale del Libro, è Paolo Verri, che raccontando i progetti di Ivrea Capitale del Libro, ha detto “si tratta di un progetto molto aperto, come nella tradizione olivettiana di apertura e comunità. Con questo titolo credo che Ivrea abbia una chance importante, che deve giocarsi al meglio realizzando un programma che a partire dal libro possa creare un volano di attrattività culturale e turistica per l’intero territorio.”
“Organizzeremo al più presto un incontro per celebrare questo importantissimo evento dove avremmo piacere di invitare tutti i colleghi finalisti e tutti coloro che vorranno partecipare” ha affermato il sindaco Stefano Sertoli. Seguito da un intervento dell’assessore alla Cultura Costanza Casali: “Ci poniamo l’obiettivo ambizioso di diventare un modello per l’intera nazione per la promozione del libro e della lettura e alla fine del 2022 stileremo il manifesto per il futuro del libro.”
