Giotto cerca fondi. Il Sacro Convento di Assisi ha appena lanciato una campagna di crowdfunding per restaurare la vela affrescata da Giotto e bottega che raffigura “San Francesco in gloria” e che si trova nella volta a crociera del presbiterio nella Basilica Inferiore. L’iniziativa inaugura il progetto “Insieme per San Francesco” ideato per tutelare la chiesa, che è un cardine dell’arte occidentale, lo organizza la Fondazione per la Basilica di San Francesco con LoveItaly, organizzazione no-profit creata per il patrimonio culturale dal LVenture Group.
Con una nota stampa i francescani del Sacro Convento illustrano le ragioni del restauro, che definiscono «urgente», delle pitture del pittore toscano e giotteschi e quali interventi verranno adottati: «L’intervento di restauro, reso necessario dal degrado causato dagli eventi sismici e dall’azione dei fattori microclimatici, è oggi ancora più urgente: sono evidenti e diffuse le sedimentazioni, distacchi e micro-sollevamenti della pellicola pittorica, nonché lesioni lungo tutta la superficie dell’affresco. Il restauro prevede il ripristino della stabilità e dell’adesione della pellicola pittorica all’intonaco e dello stesso intonaco alla struttura sottostante. Le vecchie stuccature – che risalgono a interventi di restauro precedenti – saranno consolidate o rimosse e sostituite con nuove realizzate con malte adeguate e compatibili con i materiali preesistenti. I sollevamenti della pellicola pittorica saranno fissati mediante infiltrazioni di emulsioni acriliche e, in seguito, verrà eseguita una pulitura a secco tramite spugne per la rimozione della polvere leggermente fissata, della polvere bianca salina e delle ragnatele».
«Noi frati del Sacro Convento custodiamo le opere d’arte di maestri quali Cimabue, Giotto, Pietro Lorenzetti, Simone Martini anche a nome dei milioni di visitatori che giungono qui ogni anno, perché le generazioni future possano ancora godere di tutta questa bellezza, testimonianza di arte e di fede. Lo possiamo fare grazie all’aiuto di tutti», aggiunge nella nota fra Marco Moroni, il Custode del Sacro Convento.
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