L’acqua alta ha invaso Venezia, stamani martedì 12 ha raggiunto i 127 centimetri e può aver danneggiato parte del pavimento della Basilica di San Marco arrivando a una settantina di centimetri: ha invaso il nartece, lo spazio fra le navate e la facciata principale della chiesa, quindi può aver procurato danni ai mattoni e alle colonne ed, eventualmente ai marmi sostituiti di recente.
All’Ansa Pierpaolo Campostrini, Procuratore della Basilica e ingegnere, ha riferito che quando l’acqua raggiunge questi livelli la chiesa ha sistemi di protezione parziali, in zone come la cappella Zen con paratie mobili, paratoie che vengono spostate e pompe, ma in questi casi non sono sufficienti.
“Attendiamo gli esiti del sopralluogo degli ispettori del ministero, che avverrà non appena l’attuale fenomeno di acqua alta sarà terminato, ma siamo pronti a finanziare quanto richiesto lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna per la tutela della Basilica di San Marco”, dichiara il ministro dei Beni e attività culturali e del turismo Dario Franceschini.
La procuratoria di San Marco ha ricordato come, dalla costruzione iniziata nel IX secolo dal doge Giustiniano Partecipazio per conservare le spoglie di San Marco Evangelista, l’allagamento odierno abbia avuto solo cinque precedenti: questa è la sesta volta, solo che l’ultima è avvenuta il 30 ottobre 2018 e tre delle sei si sono verificate negli ultimi venti anni. L’anno scorso l’acqua inondò il pavimento a mosaico marmoreo, davanti all’altare della Madonna Nicopeia, il Battistero e la Cappella Zen coprendo il pavimento mosaicato del Nartece, bagnando i portoni bizantini in bronzo bizantini, le colonne, i marmi.
L’ingegnere ha spiegato alle agenzie che l’allagamento causa danni non immediatamente visibili, l’acqua marina filtra tra i mattoni, poi se ne va perché evapora ma resta il sale internamente. Nella notte la situazione potrebbe farsi ancora più critica.
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Nella serata un metro e 10 d’acqua sul pavimento della chiesa
Nella serata di martedì, con l’acqua alta arrivata a 187 centimetri in città, il livello nella basilica è arrivato a quasi un metro e 10 centimetri. Il ministero dei beni culturali ha attivato l’unità di crisi.