Come era legittimo aspettarsi, il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini ha rinnovato il mandato per altri quattro anni di tre dei direttori da lui nominati nel 2015: Eike Schmidt alle Gallerie degli Uffizi a Firenze, Sylvain Bellenger al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, Cristiana Collu alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma. Il decreto segue quello di una settimana fa per James Bradburne alla Pinacoteca di Brera a Milano.
“L’autonomia dei musei funziona – ha dichiarato Franceschini – in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica. I dati parlano chiaro: l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano”. Gli incarichi dello storico dell’arte francese, di quello tedesco, della storica dell’arte scadevano a fine ottobre. Il bando internazionale del ministero era stato lanciato l’8 gennaio 2015.
Il dicastero evidenzia nei tre musei “un forte rinnovamento in termini di riallestimento e ammodernamento delle sale e di rilettura delle collezioni”. I riallestimenti di opere e sale hanno suscitato diverse polemiche a Firenze e, soprattutto, alla Gnam dove Collu ha mescolato ‘800 e pieno ‘900 in base ad assonanze formali o tematiche smantellando la scansione cronologica.
Secondo il Collegio Romano, la sede del ministero, quei riallestimenti hanno “determinato una forte crescita del numero dei visitatori: +47% a Capodimonte, +30% alla Galleria nazionale e +6% agli Uffizi (che ha un sistema di regolazione degli accessi a numero chiuso)” e l’attività scientifica nei rispettivi musei è aumentata.
Schmidt si dice “davvero entusiasta di poter continuare. Oggi posso assicurare che continuerò a mettere tutto il mio impegno e il mio cuore al servizio delle Gallerie per altri quattro anni. Le cose da fare sono ancora tante ma posso contare su collaboratori eccezionali e darò come sempre tutto me stesso”
Bellenger oltre a ringraziare il ministro insieme a “tutto lo staff di Capodimonte per l’enorme impegno e il grande lavoro svolto durante questi quattro anni, la città di Napoli per l’accoglienza, la fiducia, il sostegno e la partecipazione alla più ampia apertura ai cittadini sia del Museo che del Bosco” individua come sfida per il prossimo mandato “la realizzazione del Grande Progetto Capodimonte, già abbracciato dal Ministero che va attualizzato con una governance adeguata all’ambizione di questa progettualità unica in Italia e in Europa: la nascita di un campus multisciplinare relativo all’intero complesso che darà una specifica destinazione culturale a ciascuno dei diciassette edifici di epoca borbonica presenti nel sito reale”.
«Ringrazio il Ministro per la fiducia e per il riconoscimento del lavoro fatto fino ad oggi», dichiara in una nota Cristiana Collu «e per questa nuova opportunità che consentirà alla Galleria di consolidare i risultati raggiunti e ridefinire nuovi obiettivi».