A Chernobyl e dintorni, città ucraina devastata dall’esplosione nucleare nel paese allora dell’Unione Sovietica, gli esseri umani se ne sono andati tutti e la natura ha ripreso il suo corso per quanto ancora non si conoscano chiaramente le conseguenze del disastro. La foto della volpe che qua vedete è stata scattata dal fotografo britannico Adrian Bliss a Pripyat, nella Chernobyl Exclusion Zone, e vuole essere un piccolo segnale di speranza per il pianeta: potete vedere l’immagine in una mostra in grado di raccontare la bellezza e la fragilità della natura alla 54esima edizione della mostra “Wildlife Photographer of The Year” alla Fondazione Luciana Matalon nel Foro Buonaparte 67 a Milano da venerdì 4 ottobre fino al 22 dicembre. E con i ritratti di animali nel loro ambiente, dalla tigre nella foresta del Bhutan all’orso malese tenuto in gabbia per estrarre continuamente la bile con un catetere ritenuta curative dalla medicina cinese, ricordano la fragilità e la bellezza del mondo in cui viviamo e che come genere umano stiamo distruggendo fino a conseguenze non del tutto note ma tragiche.
Come spiega la nota stampa, l’esposizione è organizzata dall’Associazione culturale Radice di uno per cento di Roberto Di Leo, con il patrocinio del Comune di Milano, e raccoglie cento immagini premiate al 54esimo concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra: hanno partecipato fotografi da 95 paesi con immagini suddivise in 19 categorie. Ha vinto il primo premio Wildlife Photographer of the Year 2018 l’olandese Marsel van Oostenha con “The Golden Couple” (categoria Animal Portraits) su due scimmie dal naso dorato nella foresta temperata delle montagne cinesi di Qinling, l’unico habitat in cui vive questa specie a rischio di estinzione.
Il sedicenne Skye Meakerha ottenuto il premio Young Wildlife Photographer of the Year 2018 con “Lounging Leopard”, un leopardo mentre si sveglia nella Mashatu Game Reserve, nel Botswana. Sono sei i fotografi italiani premiati. Marco Colombo ha vinto nella categoria Natura urbana con “Crossing Paths”, foto di un orso marsicano di notte nelle strade di un paesino del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Hanno avuto una menzione speciale Emanuele Biggiautore,Valter Bernardeschi, Lorenzo Shoubridge, Stefano Baglioni, Georg Kantioler.
Durante la mostra l’associazione Radice di uno per cento organizza per i sabati del 23 e 30 novembre, 14 e 21 dicembre presentazioni di libri con fotografi di natura.
Info: la mostra su www.radicediunopercento.it