Pompei ha il nuovo direttore ed è lo stesso Massimo Osanna: l’archeologo dirige il parco archeologico dal 2016 ma ne era già soprintendente dal 2014. Buona, la scelta della continuità. Al parco dell’Appia antica va Simone Quilici, architetto: se il cognome vi fa pensare a Folco Quilici, ne è un nipote (il documentarista e giornalista non c’entra nulla con la nomina).
Il ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli ha firmato le nomine dei dirigenti scelti dopo una selezione per titoli e in seguito ai colloqui della terna finale. La scelta di Osanna è appunto una conferma di un responsabile che ha saputo condurre Pompei lungo il tragitto della graduale rinascita: dal 2014 al 2016 è stato Soprintendente speciale delle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia, dal 2016 ha diretto Pompei, dal 2015 è ordinario di archeologia classica all’Università Federico II di Napoli. Napoli. L’anno scorso il suo mandato scadeva e ha partecipato al concorso candidandosi. In precedenza Osanna aveva diretto tra l’altro la Scuola di specializzazione in Archeologia dell’Università della Basilicata. L’archeologo è stato scelto direttamente dal ministro “dopo aver sciolto le riserve”, come recita la formula istituzionale.
Simone Quilici è stato indicato dal direttore generale Musei Antonio Lampis. Dal 2013 è dirigente della Regione Lazio all’Area Valorizzazione del Patrimonio Culturale della Direzione Cultura e Politiche Giovanili. Si è occupato del Parco dell’Appia nella sua tesi di laurea e in un dottorato. Nel 2017 era nel gruppo di lavoro inter-istituzionale Mibac-Regioni per candidare la Via Francigena a bene riconosciuto dall’Unesco. Ha 49 anni.