L’artista cinese dissidente Ai Weiwei ha denunciato che oggi, a Pechino, hanno iniziato a demolire il suo studio, senza alcun preavviso. Ai, che ha lasciato la Cina da tre anni vive a Berlino, ha postato dei video su Instagram, in cui si vede un escavatore che rompe delle ampie finestre, mentre alcuni uomini guardano da dentro lo studio ormai praticamente vuoto.
“Oggi hanno iniziato a demolire il mio studio ‘zuo you’ (in italiano, ‘sinistra e destra’) senza preavviso”, ha scritto l’artista su Instagram, piattaforma bloccata in Cina, aggiungendo “addio”. Ai era stato arrestato per 81 giorni, nel 2011, nell’ambito di un giro di vite sui dissidenti. Il suo passaporto e’ stato confiscato per quattro anni e appena gli e’ stato restituito, nel 2015, l’artista si e’ trasferito a Berlino. Ai ha dato un contributo alla costruzione del famoso stadio Nido d’Uccello, costruito a Pechino per le Olimpiadi del 2008, ma le sue critiche alla leadership cinese lo hanno trasformato in una spian nel fianco del governo.