Intervistata da Maria Rosaria Spadaccino sul Corriere della Sera, la neodirettrice del Parco Archeologico del Colosseo confessa che vorrebbe ci suonassero Sting o Bono, i leader degli U2, «anche per il loro impegno umanitario e sociale». E desidera che l’anfiteatro Flavio sia «frequentato dalla gente, dai romani per vedere spettacoli, per divagarsi così come accadeva all’epoca dei Flavi. Vorrei che ritornasse un luogo familiare, non un posto dove tenersi lontani spaventati dalle file enormi di turisti».
Alfonsina Russo, archeologa, leccese, dirigente del Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, già soprintendente dell’Etruria meridionale, è da pochi giorni direttore del parco archeologico che comprende Palatino, Fori e Domus Aurea. Al quotidiano l’archeologa dice di pensare a punti di ristoro nei Fori d’estate anche per contrastare il commercio illegale di bibite nell’area archeologica, come avviene, chiederà il supporto dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico «per contrastare gli atti di vandalismo» e intende instaurare «un rapporto stabile con università e scuole».