Segni di strada e di città. Con la mostra “Soft Wall” Pablo Echaurren ripercorre per temi trent’anni di immagini e di lavoro. È allestita a Catania, al Palazzo Platamone – Palazzo della Cultura, fino al 14 gennaio 2018.Tra graffitismo metropolitano, l’arte come strumento di contro-informazione, inducono gli organizzatori a vedere nell’artista e autore di fumetti un precursore della street-art.
La mostra prende le mosse con lavori realizzati tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, in cui irrompe la storia con la fine della Guerra Fredda, con graffiti metropolitani, cancellazioni di scritte, reperti fumettistici, figurazioni allegoriche d’ascendenza medioevale. Una sezione è dedicata ai collage degli anni Novanta. Ci sono “pitture muro contro muro” e quadri sul sistema dell’arte stesso.Per Francesca Mezzano, curatrice della mostra, «l’arte di Pablo Echaurren nasce per parlare alla collettività. Lo fa senza steccati, sperimentando ogni forma espressiva possibile; usa il segno, la scritta, lo stencil, il lettering, la parola come linguaggio comune, annullando qualsiasi distinzione tra alto e basso, alla costante ricerca di una sintonia con la storia presente, con i suoi problemi, e le sue criticità nascoste allo sguardo comune. E lo fa esprimendosi sempre attraverso un immaginario vivo e incandescente, che possa tradurre un’istanza politica e morale in arte. Quella che lo stesso Pablo ha definito “la questione murale” ».
L’esposizione comprende collage e mappe, ricordi di viaggi, sticker, biglietti e altro.
Organizzazione è Civita Sicilia, catalogo Allemandi & C, promuove e realizza la rassegna la Fondazione Terzo Pilastro con il Comune di Catania.