E’ lo scontro tra una spiritualità cieca e legata a una religione trascendente e inflessibile e una che nasce dall’uomo e dal suo bisogno di essere in armonia con il mondo, la natura e se stesso, il tutto impersonato nella crisi e processo di trasformazione di ‘Re Ruggero’, personaggio che dà il titolo a quest’opera di Karol Szymanovsky scritta negli anni ’20 del Novecento che, voluta e diretta da Antonio Pappano, ha aperto la stagione dei concerti all’Auditorium dell’Accademia di Santa Cecilia, dove si replica il 7 e 9 ottobre. Pappano l’ha diretta a Londra e la dirigerà alla Scala nel 2021. Ottimo il cast di cantanti, tutti applauditissimi alla fine, dal Ruggero del baritono Lukasz Golinski alla Rossana del soprano Lauren Fagan, dal pastore del tenore Edgaras Montividas al consigliere del Re Kurt del tenore Azesberger, coinvolti dalle scelte sceniche e dalla direzione sempre ineccepibile di Pappano.
A Santa Cecilia Re Ruggero secondo il maestro Pappano
L'opera di Karol Szymanovsky scritta nel 1920 ha aperto la stagione dell'Accademia Romana. Il maestro l'aveva già diretta a Londra e la riproporrà alla Scala nel 2021. Grande il cast
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6 Ottobre 2017 - 14.49
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