Un percorso innovativo e accessibile è di imminente apertura a Pompei: il pubblico potrà ammirare dall’alto l’intero isolato (insula) formato dalla casa dei Casti Amanti, quella dei Pittori al Lavoro e la casa del Cenacolo colonnato, e comprendere così come erano fatte le case romane, che oggi definiremmo modulari.
Si tratta del progetto “Pompei per tutti”, che lancia un nuovo approccio di “archeologia pubblica” per permettere ai visitatori la migliore fruizione possibile, senza barriere architettoniche e dunque senza distinzioni di accessibilità, ma in sicurezza e con accessi contingentati, con un ascensore a disposizione per raggiungere le passerelle sospese del percorso. Con la visione sopraelevata si potranno comprendere le strutture degli ambienti, adibiti a usi diversi (l’insula è composta da diverse abitazioni e da un panificio) e seguire i lavori di indagine e restauro che sono ancora in corso.
I primi scavi dell’insula risalgono al 1912, e fin dagli anni ’80 le indagini hanno portato alla luce nuovi settori interni della struttura, che prende il nome dalla decorazione con banchetti ambientati in diversi momenti dell’anno, tra cui quello estivo che vede lo scambio di un bacio tra due amanti.
Il progetto, che sottolinea l’importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio archeologico, è finanziato in due trance per complessivi 12 milioni di euro, e punta al completamento del percorso accessibile a livello dei piani superiori, all’implementazione di una copertura con impianto fotovoltaico e alla prosecuzione dei lavori di scavo e restauro che, di recente, hanno permesso di scoprire nuove meraviglie. Tra esse, una stanza decorata con dei e figure mitologiche e l’immagine molto particolare di un bambino con cappuccio e mantello da viaggio, disegni a carboncino fatti da bambini in un cortile e un androne dove sono stati ritrovati gli scheletri di due vittime dell’eruzione.